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Umiltà, amicizia, competenza e  la Comunità regionale nel cuore

Quanto  accaduto nell’ultimo lustro in Veneto mostra i sintomi e le insorgenze concrete di un vero e proprio mutamento del processo democratico e di una progressiva marginalizzazione della Regione nell’ambito degli assetti politico-istituzionali e delle scelte strategiche di sviluppo nazionale ed europeo:

a) con l’affermazione  debordante di un Presidente che ha potuto contare sulla sapiente promozione della propria   narrazione attraverso il  consenso servile dei media locali,  ampliato e ‘giustificato’  a dismisura dal contesto pandemico gravemente minaccioso e preoccupante per i cittadini. Il  consenso elettorale ricevuto ne accentuato la preesistente vocazione alla gestione personalistica ed  allo svuotamento della governance e delle funzioni del Consiglio Regionale diventato un luogo di risonanza per campagne propagandistiche e dis-abilitato alla elaborazione di programmi concreti e duraturi.

b) Con l’umiliazione  di un’Opposizione che ha pagato una storica acquiescenza e che si è  liquefatta nel brodo subculturale dell’agenda politica leghista, confermata dall’approccio  dei si critici e dall’incapacità di elaborare una strategia con valori e programmi in grado di rappresentare e legittimare un’alternativa credibile e praticabile per i cittadini veneti.

In ogni caso riteniamo che non  ci sia più il tempo per recriminazioni e colpevolizzazioni su quanti, a vario titolo, in questi anni hanno esercitato la  responsabilità dentro le Istituzioni, regionale e locali,  a nome e per conto delle disarticolate formazioni partitiche dimostratesi poco efficaci nella loro azione e carenti delle competenze  e della   visione necessarie per affrontare i compiti esercitati.

Piuttosto rileviamo la necessità di superare il diffuso e prevalente atteggiamento  di conservazione  mortifera degli status quo e di divisioni determinate da  logiche di appartenenza faziose,  e di procedere a recuperare il consenso  di centinaia di migliaia di elettori disillusi, ma interessati e disponibili alla costruzione di un Progetto politico-culturale inedito, attraente e persuasivo.


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