• di fuggire dalla Prigione di Alkatraz (Piattaforma Rousseau)
• di sottrarsi al fascino dello Sciamano genovese
• di passare dal sesso virtuale (democrazia diretta) ad una sana vita sessuale (democrazia rappresentativa)
Sono giornate davvero problematiche per chi ha a cuore il futuro del Paese ed in particolare dei giovani alla ricerca di sentimenti autentici, sfide motivanti, obiettivi elettrizzanti, ma anche mete gratificanti e rassicuranti.
Il risultato elettorale ci ha offerto un risultato incontrovertibile ed una chiave di lettura illuminante sul disagio e sulla ricerca di speranza e nuovi orizzonti espresso dal voto giovanile.
Ma il dibattito che ne è seguito, che ha avuto al centro ipotesi di alleaze e tattiche parlamentari per la formazione del Governo, ha rappresentato uno spettacolo inverecondo che ha messo in mostra la miseria morale, l’impudicizia professionale, la totale insufficienza pedagogica di molti padri.
Focalizzando l’attenzione sul Titti Di Maio lo vediamo circondato da tanti Gatti Silvestro che lo vorrebbero adottare e difendere, dai nonni affettuosi come Scalfari e Cacciari allo stuolo di giornalisti che – di fronte alla personcina tanto amabile – si sentono in grado di assumere un ruolo di suggeritori e sceneggiatori per l’esercizio della sua leadership.
Ed il malcapitato, tanto è grossolano e sfottente il suo competitor in felpa, tanto lui sfoggia grisaglie rassicuranti ed espressioni concilianti: non siamo né di destra né di sinistra, siamo aperti alla collaborazione di tutti i fornai, sono fiducioso sulle decisioni del Presidente della Repubblica, ma anche no (e lo minaccio di impeachment), con noi arriva la terza Repubblica….
Mi preme soffermarmi non tanto su previsioni e valutazioni per quanto riguarda l’evoluzione del quadro politico scaturito dall’incestuosa alleanza M5s-Lega tradottasi Contratto lunare, bensì sul macigno ingombrante che la maggior parte dei commentatori politici, per disonestà e pavidità, non vuole prendere in considerazione, ovvero il fatto che la straordinaria quantità di consenso elettorale attribuito al M5s (che potrebbe trasformarsi in una ventata di aria pulita per il sistema politico) non trova una rappresentazione democratica affidabile e duratura.
Ci troviamo infatti in presenza di una forza politica (che ha raggiunto il primato elettorale) in cui il leader – che dopo una rincorsa “forsennata e fortunata” è arrivato ad assumere la carica di vicePresidente del Consiglio – i programmi, le candidature e le stesse scelte strategiche non sono la risultante di processi di partecipazione democratica, bensì di manipolazioni gestite da un’Impresa privata con la copertura di un comico santone ed attraverso una Piattaforma proprietaria.
Le conseguenze di questa situazione sono davvero preoccupanti per l’assetto democratico ed il corretto funzionamento delle dinamiche parlamentari, ma per dare un orientamento strategico alla domanda di partecipazione e presa in carico dei programmi votati dagli elettori grillini, non ci si può limitare alla stucchevole polemica delle valutazioni espresse sulla base di posizioni ideologiche e schieramenti contrapposti (oltretutto sterili in un contesto di tripolarismo) bensì innescare un processo dialettico di confronto finalizzato a smascherare le contraddizioni e le oscurità di M5s, ma anche valorizzarne, assumerne e mediarne le proposte che possono concorrere a dare uno sbocco riformista alla governabilità del Paese.
Vasto programma, complesso ed irto di ostacoli e per affrontarlo bisogna guardare in profondità la genesi storica, il tortuoso cammino, valori-disvalori e ragioni sostanziali che hanno determinato il successo elettorale grillino del 4 marzo: lo dobbiamo fare se vogliamo comprendere le scelte soprattutto del mondo giovanile ed esercitare – mi si conceda l’espressione apolitica – una paternità autorevole.
E’ partendo da questo approccio che i due articoli indicati in calce e linkati intendono dare esclusivamente un contributo esplorativo
1. ANALISI (DALL’INTERNO) DELLA NASCITA, CRESCITA E INVOLUZIONE DI M5S
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/digitalismo-politico-movimento-cinque-stelle-marco-morosini
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/digitalismo-politico-caso-m5s-2
2. GIANROBERTO E NOI. IL GRILLISMO, FASE ADOLESCENZIALE DELLA CITTADINANZA DIGITALE