ho segnalato i due passaggi chiave che il Presidente incaricato deve affrontare in questi giorni per affermare una indispensabile discontinuità politico-programmatica nella formazione del nuovo Governo; ne debbo aggiungere uno che e’ contestuale e costituisce una condizione preliminare per il decollomdi un Esecutivo con realistiche chance di successo: Enrico Letta deve (immediatamente) dimostrare di tener la schiena dritta anche nello scacchiere europeo, in particolare nei confronti del partner tedesco.
Ogni manovra economica mirante ad affrontare le emergenze sociali e riavviare la crescita, dovra’ poter contare su una maggiore flessibilità finanziaria nell’ambito di un Fiscale compact europeo meno rigido e recessivo.
Ci si aspetta quindi una sobria ma ferma replica al Ministro delle Finanze tedesco che gia’ oggi ha lanciato un inaccettabile e minaccioso messaggio nei confronti del Presidente incaricato italiano: non servono i toni bellicosi e controproducenti alla Brunetta, ma una risposta nella quale si ribadiscono le buone ragioni del nostro Paese nel chiedere maggiori margini nelle politiche di investimento si!
Un Enrico Letta che veste i panni di un difensore degli interessi nazionali con toni pacati ed efficaci, questa si sarebbe una novita’ politica che rende praticabile una inedita alleanza di governo.
L(I)ETTA NOVELLA (4)
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