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Il triste vaniloquio davanti al cimitero (articolo de L’Osservatore veneto)

Nel volto scavato dall’insonnia e dallo stillicidio di cifre inequivocabili, le occhiate che emergono dalla mascherina sono sufficienti a segnalare la grande delusione e il fastidio per aver conseguito un primato che sa di macchia.

Il fiume di parole, i cartelli alzati con su scritti a chiare lettere numeri che confondono e si confondono ieri raccontavano un’altra realtà.

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