La qualità del cibo è prepotentemente al centro dell’attenzione dei consumatori, sia per quanto attiene la sua accessibilità e “rintracciabilità” che per il rilievo crescente che ha assunto nella vita delle persone:
a) perché l’alimentazione ha un ruolo determinante per la salute
b) inoltre costituisce un importante indicatore del modello di relazioni sociali adottato e di “quel gusto pieno della vita” che ha a che fare con la moderna concezione del benessere e la cultura della convivialità, nei suoi molteplici modi di praticarla.
Si tratta di una fenomenologia che sta emergendo a tutte le latitudini della terra e rappresenta un ingrediente importante nel processo di globalizzazione degli scambi commercial e culturali: e ciò determina da un lato una spinta all’uniformità dei consumi e la tendenza alla cosidetta fusion, (una sorta di modernizzazione alimentare definita “creolizzazione” da Fischler) ma dall’altro incentiva ricchi percorsi di innovazione produttiva.
Essa è sospinta dall’adozione di tecnologie, creatività e si esprime nell’esaltazione delle specifiche vocazioni e delle diversità culinarie strettamente collegate alle filiere corte, espressioni delle economie locali in cui prende nuovo vigore il rapporto tra la cultura territoriale e la tipicità-genuinità delle produzioni che ne costituiscono un’espressione concreta e vitale.
Si può affermare, senza enfasi e con realismo, che in tutto il mondo la ricerca del buon cibo e l’investimento sulla buona cucina fungono da agenti sociali di cambiamento, che si manifesta anche attraverso nuove dinamiche del mercato sia sul versante della produzione e dei servizi di ristorazione e distribuzione, – nell’ambito della filiera agroalimentare – che sul versante della domanda, attraverso la diffusione dell’informazione specialistica di settore, la crescita di popolarità degli chef (oramai inseriti a pieno titolo nello star system) e l’esplosione dei social network.
Piacere del Gusto i si colloca in un “crocevia” di relazioni ed interessi e si propone come soggetto in grado di contribuire al miglioramento della qualità produttiva ed efficienza distributiva nell’ambito della filiera enogastronomica, cooperando con Enti, Agenzie ed Imprese con l’obiettivo fondamentale di promuovere un vasto e maturo movimento di consumatori co-interessati a far prevalere nel mercato le ragioni della qualità, autenticità e correttezza dell’alimentazione.