Scuola d’Intaglio e creatività in Val di Rabbi

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valrabbi_def4_Pagina_01L’ispirazione e l’opera di Giacomo Valorz per la Scuola  d’intaglio e creatività” è una pubblicazione in circolazione da qualche mese;  con tale iniziativa editoriale mi sono proposto non  solo di  divulgare l’attività di un giovane e valente  scultore locale, peraltro  conosciuto ed apprezzato anche al di fuori del territorio trentino, ma anche di dare un contributo per valorizzare, rafforzare  e promuovere il brand di Val di Rabbi, in sintonia e coerenza con la progettualità della “Slow Valley” che mira  a migliorare e qualificare i programmi di turismo sostenibile

La Scuola  si rivolge a tutti coloro che sono interessati ad avvicinarsi alla magia dell’intaglio, ma anche a coltivare e sperimentare i percorsi arricchenti  professionalizzanti della creatività,   del rapporto tra manualità artigianale ed innovazione tecnologica.

L’arte dell’intaglio del legno è una forma d’artigianato che si tramanda da generazioni ed un tempo le famiglie in grado di padroneggiare quest’arte godevano di grande fama e successo.

È difficile classificare chiaramente la professione degli scultori del legno come artigianato, artigianato artistico o arte, per quanto sono labili i confini tra le varie discipline. Gli scultori del legno progettano

pezzi unici e serie limitate. Realizzano abbozzi, disegni, studi e modelli. Il lavoro è alquanto variegato. Risulta comunque evidente che intagliare il legno è una passione, il talento di animare e dar forma ad un pezzo di legno costituisce un’autentica forma d’espressione artistica.

Tuttavia la conoscenza delle qualità dei vari tipi di legno e l’abilità nel trattarli correttamente sono expertise peculiari. Dall’osservazione del contesto sociale ed economico attuale, emerge come numerosi giovani, anche nelle valli, preferiscano i percorsi scolastici universitari, disdegnando il lavoro manuale e le scuole professionali; considerano l’artigianato come un’attività di basso profilo, mentre si tratta spesso di un mestiere creativo, ad alta professionalizzazione, portatore di eccellenze (pensiamo al “made in Italy”, prodotto in piccole imprese artigiane di grande successo).
Il progetto “Scuola d’Intaglio e Creatività” nasce da queste considerazioni: esso si propone di stimolare la conoscenza di un’arte che si fa mestiere, antico e allo stesso tempo moderno, che dà valore al lavoro manuale quale espressione d’un pensiero che si oggettivizza attraverso il legno e la sua natura. Si tratta di una sfida importante: avvicinare giovani e meno giovani alla “scoperta” dell’arte e della creatività, recuperando conoscenze antiche e contemporanee.

Questa Scuola vuole dare vita ad un Gruppo di lavoro per arricchire il paesaggio e l’architettura ambientale tramite progetti e idee, per valorizzare la valle ed avvicinare le persone che vengono a visitarla, desiderosi di sentirsi a pieno titolo “cittadino temporaneo” del luogo che sta visitando, di accedere agli angoli di più intima familiarità che appartengono alla sfera culturale di ogni comunità.

L’abbondanza del legno era una delle poche ricchezze che in passato offriva e che tuttora offre il territorio: venduto alle segherie o destinato alla produzione di carbone, oltre che utilizzato come materiale da costruzione e come legna da ardere, il legno si è affermato, grazie alla sua eccezionale duttilità, come uno dei materiali privilegiati per l’intaglio e la lavorazione a fini pratici.

Il progetto si prefigge quindi di promuovere il recupero, la valorizzazione e la trasmissione delle attività

tradizionali legate alla lavorazione del legno, dell’intaglio, della scultura e della creatività in genere, mediante l’organizzazione di corsi finalizzati al recupero del patrimonio conoscitivo ed alla creazione di opere, progetti e lavori destinati ad “ornare” il territorio.

L’arte della lavorazione del legno ha lasciato un grande impronta e segni visibili nel tempo; l’obiettivo  della Scuola è valorizzare questa tradizione, con l’ambizione che possa essere l’input per la creazione di nuove attività economiche: l’auspicio è quello che essa possa generare un impulso all’economia locale, a nuovi stili di vita e di relazioni collaborative nella comunità di Valle.

Tale iniziativa rappresenta un contributo per arricchire la strategia della Slow Valley di un tassello importante: la cultura del legno per lo sviluppo sostenibile e risorsa per alimentare la professionalità e l’imprenditorialità che in Val di Rabbi può contare su una solida presenza, che ha bisogno però di essere rinnovata ed aggiornata, seguendo in tal senso l’esempio altoatesino, che rappresenta un punto di riferimento sotto molteplici aspetti: il coinvolgimento di artisti ed artigiani, il sostegno di Associazioni ed Enti locali, il rilievo per il marketing territoriale, l’investimento in termini di comunicazione sociale.

Certo la progettualità in Val di Rabbi è ancora in una fase sperimentale, ma questa pubblicazione vuole rappresentare il segnale ed uno strumento per farla decollare e farla riconoscere, innanzitutto da parte delle Istituzioni, Enti , Associazioni locali ed operatori turistici che vivono e testimoniano il loro protagonismo come contributo per la crescita culturale e lo sviluppo sostenibile dell’intera comunità.

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