Sul Corriere della Sera odierno (31.3.2013), Muti parla da vero Maestro: esprime valutazioni e giudizi che testimoniano un amore profondo per il Paese e la comprensione dei rischi di degenerazione che il linguaggio populista, declamatorio e volgare usato nell’arena politica fanno correre all’identità e riconoscibilità dell’Italia, bruciandone il patrimonio culturale e le energie necessarie per affrontare la crisi in corso.
Altri artisti ed uomini di cultura, opportunisticamente, preferiscono restare….muti!
MUTI & muti…
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